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Arezzo, siamo alle solite. Matteoni è rimasto con il cerino acceso in mano?

Non è iniziata bene l’avventura di Marco Matteoni. La storia del ritardato pagamento degli stipendi, rischia di regalare altri due punti di penalizzazione. Le colpe non sono certo del neo presidente che il bonifico l’ha fatto partire anche se non era di sua competenza. Questo non servirà ad evitare la scure della Covisoc che sarà effettiva tra un paio di mesi. L’Arezzo è destinato a giocare un campionato parallelo. Sul campo e dietro le scrivanie. In ogni caso serve chiarezza. Quando Matteoni nell’intervista rilasciata lunedi sera ad Andrea Avato nel nostro Block Notes dice che non importa sapere chi ha pagato, ci lascia più di un dubbio. Il Presidente poi parla del nuovo gruppo salvo poi dopo 24 ore ammettere che è rimasto solo. Non vorremmo che si sia giocata una partita a poker sul tavolo dell’Arezzo e che alla fine Matteoni sia stato costretto a giocare con quello che dalle nostre parti chiamano l’omo nero. Una sorta di cerino acceso sopra una bomba che rischia di implodere. In attesa di essere smentiti, non sarà un Natale tranquillo per la compagine amaranto che si appresta a preparare la partita con l’Arzachena con la testa altrove.

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