E alla fine Marco Donati ha salutato gli androni di piazza sant’Agostino per approdare alla nuova casa inventata da Matteo Renzi. L’ex deputato ha annunciato il suo passaggio a Italia Viva. Un altro tassello di quell’area che fino a due anni fa era l’anima e il cuore del Pd aretino e che gradualmente sta lasciando la casa madre. L’ex segretario Albano Ricci se ne era già andato il mese scorso. Altre defezioni sono in programma anche in provincia. A Castiglion Fiorentino ha tolto già il disturbo l’ex sindaco degli anni ’90 Sante Gadani. A Sansepolcro sono stati folgorati sulla via di Scandicci alcuni storici dirigenti del Pd biturgense con in testa l’ex sindaco( Pci) Alessio Ugolini. Nella vicina Anghiari è pronta a cambiare area la capogruppo Lara Chiarini che è stata vista alla Leopolda. Del gruppo storico chi resterà al suo posto è l’attuale presidente del Corecom Enzo Brogi, che alla Leopolda è andato nella veste di osservatore. Ma è l’addio di Marco Donati è quella politicamente più pesante. L’ex deputato, nettamente sconfitto nelle elezioni del 4 marzo dello scorso anno, si ritaglia una posizione autonoma in vista delle prossime comunali aretine. Giocherà la sua partita in proprio andando a trattare direttamente con i suoi ex compagni di partito. Sarà strano vedere da una parte lo stesso Donati e dall’altra quel Matteo Bracciali, che di Donati è stato il più stretto interlocutore. Un nuovo scenario che regala più di un aspetto interessante nello scacchiere del centro sinistra aretino.
L’uscita annunciata di Donati dal Pd assume un rilievo strategico in vista del voto aretino di maggio 2020
- Ottobre 24, 2019
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