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Silvia Chiassai: “Ripartire in sicurezza con soluzione per la gestione dei figli”

Silvia Chiassai, presidente della Provincia di Arezzo, riflette sulla ripartenza dopo la fase di  isolamento. “Le nostre aziende, eccellenze nei settori della moda, dell’artigianato, del gioiello, della tecnologia sono realtà orientate all’export che, insieme al turismo,hanno avuto un ruolo determinante nel fronteggiare la precedente crisi finanziaria e economica, ma questa volta rischiano un duro colpo, con conseguenze drammatiche in termini di posti di lavoro e di coesione sociale, tali da compromettere seriamente il futuro della nostra economia. Il turismo e la cultura, altri settori strategici della nostra economia, che dovranno aspettare ancora molto prima di ripartire a causa delle prolungate limitazioni legate alla mobilità internazionale. Per la politica nazionale non è più il tempo di teorizzare, dobbiamo “riaprire”, altrimenti sarà troppo tardi per molti settori, per le piccole e medie imprese, per i commercianti. Serve far ripartire subito tutta la filiera produttiva, penso ai grandi brand della moda che abbiamo la fortuna di avere sul nostro territorio e che assicurano un numero enorme di posti di lavoro, ma ad oggi hanno tutte le commesse bloccate, mentre i loro competitor negli altri Paesi europei non hanno mai smesso di produrre.

In un incontro fatto con Confindustria alcune settimane fa, e ieri in Prefettura, è stato ribadito che le aziende sono pronte a ripartire assicurando tutti i dispositivi di sicurezza necessari ai loro dipendenti, come predisposto dalle direttive, oltre alle mascherine ritengo necessaria la misurazione della temperatura in entrata e uscita ed anche l’effettuazione dei  tamponi in modo da avere un controllo costante sulla condizione di salute di ogni lavoratore. Questo permetterebbe di ripartire in corsa, ma con responsabilità”.

Poi Chiassai riflette sul tema dei bambini, una volta tornati al lavoro i genitori. “E’ indispensabile dare sostegno alle famiglie. Ci sarà sicuramente una didattica diversa, quindi sarà necessario un ulteriore sforzo da parte degli enti per adeguare al meglio questo nuovo “modo di fare scuola”. Ieri ho partecipato, come delegato nazionale delle Province, alla cabina di regia sull’edilizia scolastica insieme al Vice Ministro Ascani, ribadendo l’urgenza di permettere agli enti di partire subito con i lavori nelle scuole in modo tale che gli ambienti siano pronti con interventi non previsti, ma ancora più urgenti, per un rientro in sicurezza a settembre”.

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