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Rifiuti, ottimi numeri per Arezzo

I dati comunicati da Sei Toscana nei giorni scorsi, relativi alle raccolte differenziate in provincia, confermano quanto l’amministrazione comunale afferma da tempo pur in assenza del dato certificato regionale: le profonde trasformazioni in corso sui servizi di raccolta attivate nella scorsa consiliatura stanno producendo importanti e veloci risultati in termini di raccolta differenziata oltre che di qualità verso gli utenti.
Il 2020 si è aperto con valori di RD già superiori al 50% (51,84% a gennaio) e dopo i mesi in cui l’emergenza Covid-19 ha rallentato la produzione totale di rifiuti e la qualità della raccolta, durante l’estate la percentuale dei rifiuti avviati a recupero ha ripreso a salire fino al 53,57% del mese di settembre. “La lettura dei dati ci restituisce delle importanti conferme – spiega l’assessore Marco Sacchetti – innanzitutto un incremento di raccolta differenziata ormai certo e misurabile a ogni step di sostituzione dei vecchi cassonetti stradali con quelli di nuova generazione. E poi emerge il lavoro svolto nei confronti della raccolta di rifiuti, assimilati agli urbani, prodotti dalle attività economiche. Sforzo che non si vede sulle strade ma ha richiesto tempo e un notevole impegno organizzativo da parte dell’amministrazione. La stretta correlazione tra decremento della produzione dei rifiuti e flessione della raccolta differenziata dimostra il contributo importante al valore totale offerto dai rifiuti che raccogliamo dalle aziende: migliaia di tonnellate di cartone, plastica, metalli, rifiuti organici che avviamo a recupero e che prima andavano perduti. Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti anche in termini di decoro urbano – prosegue Sacchetti – e in questo senso ricordo che siamo riusciti a introdurre delle regole certe e condivise per la raccolta nel centro storico, laddove prima regnava il caos con mezzi di raccolta che giravano a ogni ora. E lo sforzo compiuto per introdurre il servizio di ispezione ambientale ha permesso di limitare il fenomeno degli abbandoni. A questo proposito sono soddisfatto anche dell’ambizioso progetto che stiamo portando a termine con la collaborazione del Dipartimento di ingegneria dell’informazione dell’Università di Siena che ha permesso di realizzare due postazioni per il controllo sull’abbandono di rifiuti mediante intelligenza artificiale. È un buon punto di partenza per il lavoro da portare a termine col secondo mandato: completamento della sostituzione dei cassonetti di nuova generazione in tutta la città, potenziamento dei controlli degli ispettori ambientali, potenziamento delle foto-trappole e messa a punto di un nuovo sistema di raccolta per le zone industriali e attivazione della identificazione e misurazione dei conferimenti mediante tessera: questi gli orizzonti di lavoro per i prossimi cinque anni. È vero – conclude l’assessore – gli obiettivi non sono ancora raggiunti, ma definire un progetto di trasformazione di un sistema complesso e articolato su una città di quasi 100.000 abitanti e che muove ogni anno 60 milioni di tonnellate di rifiuti coinvolgendo tutte le famiglie e le imprese del territorio, ha richiesto tempo e adesso ci stiamo muovendo a grandi passi verso l’obiettivo che cominciamo a intravedere. Mentre cinque anni fa eravamo lontanissimi e soprattutto fermi”.

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