L’Economia Aretina negli Anni ’50: tra Ricostruzione e Sviluppo

Irene Innocentini

L’economia aretina negli anni ’50: tra ricostruzione e sviluppo. Questo è il titolo della settima puntata di “Arezzo e la Giostra tra Cronaca e Storia”, a cura di Luca Tosi.

Agricoltura e industria: Gli anni ’50 ad Arezzo furono caratterizzati da un’economia ancora prevalentemente agricola, ma con l’industria che iniziava a guadagnare terreno. Il Saracino, la giostra storica della città, era un evento molto sentito, ma in quel decennio attraversò un periodo di difficoltà, con una sola edizione all’anno a partire dal 1953, il 4 settembre.

Ricostruzione e nuove infrastrutture: La ricostruzione post-bellica era in pieno svolgimento, con la realizzazione di nuove case private e nuove sedi di uffici pubblici. Il piano Fanfani, avviato nel 1952, portò alla nascita di nuovi quartieri cittadini. Numerosi ponti danneggiati dai bombardamenti vennero riparati e il livello di motorizzazione crebbe notevolmente: nel 1950 circolava in media un automezzo ogni 100 abitanti, cifra che salì considerevolmente a metà decennio. Migliorò anche la qualità del trasporto, con l’elettrificazione della linea ferroviaria del Casentino nel 1954.

Cultura e comunicazioni: Gli anni ’50 videro una rinascita delle attività culturali cittadine. Nel 1952 si tenne la prima edizione del concorso polifonico nazionale Guido D’Arezzo, seguito nel 1955 dal concorso polifonico internazionale. Le comunicazioni migliorarono con l’introduzione della teleselezione, che rese possibile il collegamento telefonico diretto tra Arezzo e Firenze.

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