Una puntata dedicata ad Arezzo e ad un decennio di trasformazioni urbane negli anni ’60.
1960: nuove infrastrutture per la città.
Gli anni ’60 ad Arezzo furono caratterizzati da un intenso sviluppo urbanistico, che ha portato alla realizzazione di numerose opere pubbliche e infrastrutture. Tra i primi interventi degni di nota ricordiamo l’apertura del sottopassaggio di Via Vittorio Veneto nel febbraio del 1960, un’opera che ha contribuito a fluidificare il traffico cittadino. Sempre nel 1960, in Piazza Risorgimento, è stata inaugurata la nuova sede della Borsa Merci, un moderno edificio che rappresentava un simbolo del dinamismo economico della città.
1961-1962: nuovi edifici e zone in espansione.
Un altro segno tangibile dello sviluppo urbanistico di Arezzo in quegli anni è stata la costruzione del nuovo stadio comunale, inaugurato nel settembre del 1961. Lo stadio, situato in una zona che all’epoca era ancora campagna aperta, è diventato presto un importante punto di riferimento per la città e per gli amanti dello sport. Il 1962 ha visto l’inaugurazione di due importanti stabilimenti industriali: lo stabilimento Lebole e il nuovo zuccherificio di Casel Fiorentino. Queste nuove realtà produttive hanno contribuito a creare nuovi posti di lavoro e a dare impulso all’economia locale. Sempre nel 1962, è stato inaugurato il nuovo edificio della sede centrale di MPS, situato in una zona che solo pochi anni prima era campagna aperta. Questo intervento, insieme alla costruzione di nuovi edifici lungo la strada e sul retro di Via Lorenzetti, ha contribuito a trasformare la zona di Piazza Giotto, conferendole l’aspetto che conosciamo oggi.
1960: una Giostra del Saracino straordinaria.
L’edizione 1960 della Giostra del Saracino fu un’edizione straordinaria, dedicata ai Giochi Olimpici che si svolgevano in Italia quell’anno. La vittoria della giostra andò a Porta del Foro, grazie in particolare a una giostra memorabile di Chianese in cui si ruppe la lancia.
