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Piagge area sequestrata

Una collina di grande valenza paesaggistica praticamente sparita ed un’escavazione che doveva servire a realizzare un laghetto per irrigare un noccioleto ma che in realtà, secondo la procura di Arezzo, aveva trasformato la collina in una vera e propria cava. Per questo motivo i carabinieri forestali hanno sequestrato l’intera zona alle Piagge nel comune di Capolona (Arezzo) Secondo quanto ricostruito dal pm Laura Taddei, che ha coordinato i carabinieri forestali, l’autorizzazione era stata chiesta per realizzare un laghetto a scopo irriguo per un noccioleto dopo che la regione Toscana aveva bocciato la realizzazione nel luogo di una cava. In realtà il laghetto non era raggiunto da alcun corso d’acqua e secondo l’ipotesi d’accusa l’escavazione era utilizzata per estrarre inerti. A segnalare il caso un comitato sorto nella zona per tutelare l’ambiente. Il comune di Capolona peraltro aveva rilasciato il permesso basandosi senza saperlo su false attestazioni. Alle cinque persone indagate a vario titolo come titolare del terreno, della ditta escavatrice, progettisti e geologo viene contestato il reato di false attestazioni e per chi smaltiva inerti quello di smaltimento illecito di inerti visto che il luogo dove avveniva non era a norma. “È importante – – ha detto il procuratore Roberto Rossi – che i cittadini segnalino situazioni anomale. Noi non abbiamo occhi dappertutto e i cittadini possono trasformarsi nelle nostre sentinelle ambientali” YWS

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