La favola triste del negozio che chiude perchè non ce la fa più, schiacciato dai giganti e che mette tutto in svendita totale, oggetti griffati che costano un occhio della testa e che per miracolo vengono vendute a due spiccioli, l’amico che apre un’attività lòegata alla moda e che ha bisogno di like per partire e cosi via. Proliferano on line le truffe legate al settore abbigliamento. Peraltro in molti casi si tratta di pagine sponsorizzate o falsamente tali che mal si riconoscono e che inducono i più in tentazione. Un autentico flagello che rischia di bloccare siti e svuotare conti. Ma non basta. Accanto alle clasiche truffe con sms e whatssapp si collocano ora anche presunti spionaggi tramite bluetooth. Molti i casi che si stanno verificando anche sul territorio aretino con denunce e segnalazioni. In primo piano resta la sicurezza e dunque l’invito è quello a contattare subito gli esperti delle forze dell’ordine in particolar modo la polizia postale. In alternativa ci sono le associazioni consumatori pronte ad intervenire e che insegnano a porre la massima attenzione a e-mail, telefonate e SMS, ed alcuni consigli utili per non cadere in trappola.
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