La Regione Toscana ha messo attorno ad un tavolo Rfi, Trenitalia, i sindaci del Valdarno aretino e fiorentino, e il comitato pendolari Valdarno Direttissima per confrontarsi su proposte concrete per risolvere ritardi e disservizi che rendono la vita difficile a chi si sposta in treno per lavoro. Ma il comitato rimanda tutto al mittente, definendo le opzioni tecniche di Rfi dei palliativi. “Le proposte – argomenta il portavoce Maurizio Da Re – riguardano, in modo discutibile, modifiche agli orari e ai tragitti dei treni dei pendolari, senza considerare anche modifiche ai treni AV e soprattutto la questione della precedenza ai treni regionali negli orari di punta (prevista da una norma di RFI nazionale)” chiosa e fa degli esempi. Per il treno Foligno 4070, fra i più critici della mattina, viene proposto uno slittamento di 15 minuti nell’arrivo a S.M.Novella (h.8.52), conseguente a una sosta del treno alla stazione di Arezzo: ciò comporterebbe un problema per i pendolari nell’ingresso al lavoro dopo le ore 9 a Firenze, l’impossibilità di una importante coincidenza da Campo di Marte per Rifredi-Prato, la penalizzazione dei pendolari della Valdichiana e di Arezzo per la sosta di 15 minuti alla stazione di Arezzo. Perplessità anche sul potenziamento infrastrutturale della linea e sul sesto binario fra Rovezzano e Arezzo. A dare manforte ai pendolari, anche il Movimento Consumatori Arezzo: la Regione Toscana – si legge in una nota – non ha capito che servono risposte immediate ai problemi dei pendolari.
Vertice sui ritardi, deluso il comitato pendolari
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