A Subbiano tutti in gioco senza barriere con l’Unitalsi di Arezzo. Molti centri diurni della provincia aretina con i loro ospiti ed educatori si sono ritrovati per giocare insieme. Una giornata inclusiva nata alle porte del Casentino tanti anni fa, come Festa del Malato, per opera di Don Guido Tiezzi per ricordare il miracolo ricevuto da una parrocchiana, Gina Capaccioli, nel 1948 durante un pellegrinaggio a Lourdes. Gina, gravemente ammalata da 14 anni quando le fu diagnosticato, tra i tanti mali, il morbo di Pott, consapevole che non si sarebbe più alzata dal letto e che avrebbe avuto dolori atroci che l’avrebbero accompagnata presto alla morte, espresse il desiderio di recarsi a Lourdes. Il tenente Ruotolo fece una colletta tra i carabinieri per raccogliere la somma necessaria per il viaggio. I subbianesi andarono a salutare Gina che partiva in barella per chiedere la grazia a Lourdes, per loro era l’ultimo saluto che le davano, certi che sarebbe morta durante il lungo viaggio in treno. A Lourdes Gina pregò nella grotta di Bernardette ed ebbe la Grazia, e a Subbiano ritorno’ camminando da sola, era guarita. Gina ritornata, prese i voti ed entrò in convento ad Arezzo, con il nome di suor Maria Immacolata, morì in clausura a quasi 90 anni.
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