Treni: come garantire la sicurezza

Simona Santi Laurini
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Aggressioni nei trasporti, il dibattito si è spostato anche nell’aula del Consiglio regionale. Intanto il Governo sta operando un inasprimento delle pene per chi commette reati su treni.

L’assessore alle Infrastrutture Stefano Baccelli ha risposto in Aula ad una interrogazione di Massimiliano Baldini della Lega sui recenti episodi di violenza nel trasporto ferroviario.

“Nell’ambito del contratto con Trenitalia – ha specificato Baccelli – su oltre il 70per cento dei mezzi assegnati al servizio ferroviario regionale è attivo l’impianto di videosorveglianza”.

Baccelli ha anche accennato a scorte mirate sui treni più critici e negli orari più esposti. E non è l’unico caso. Anche TFT nell’ultimo anno ha inserito la vigilanza privata. Ma quanto avvenuto sabato scorso con tanto di pugno in faccia e spray al peperoncino da parte di un passeggero senza biglietto indica che c’è da fare di più. Ed è infatti partito un appello alle istituzioni da parte dei vertici del gruppo LFI.

In Aula la conclusione è spettata al consigliere Baldini “Il Governo sta operando un inasprimento delle pene per chi commette reati su treni” ha riferito, ricordando che in Toscana non c’è un centro permanenza rimpatri e chiedendo dunque una differente politica di accoglienza.

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