La querelle legata al contenzioso della scuola Curina, zona Tortaia si è risolta dunque nella maniera migliore per le casse del comune. Del fatto ne demmo notizia dieci giorni fa. Oggi si registra la nota dell’assessore all’urbanistica Francesca Lucherini che con soddisfazione commenta la fine della storia che ha rischiato di fare pagare un conto salato alle casse dell’amministrazione comunale. Una storia nata 50 anni fa, erano gli anni dello sviluppo e i quartieri che nascevano necessitavano di servizi adeguati. La scuola poi dedicata al primo sindaco dell’Arezzo liberata, leader del partito d’azione, direttore didattico, ha conosciuto implicazioni di carattere giuridico al punto che la questione finì anche alla Corte europea dei diritti. Fu fatto un esproprio con troppa fretta non rispettando i parametri verso i legittimi proprietari dell’area interessata. “Due erano infatti le opzioni – ribadisce la Lucherini – che si profilavano, a fronte di una richiesta dei proprietari di 4.300.000 euro quale indennità d’esproprio mai corrisposta a suo tempo e adeguata evidentemente al valore attuale: proseguire con i ricorsi, rinviare l’esborso ma rischiare di perdere anche in sede amministrativa. Alla fine è stato raggiunto l’accordo per una transazione. La pratica è stata ratificata nel corso dell’ultimo consiglio con un risparmio sostanzioso. Ultima annotazione non di poco conto, Se il Comune non avesse pagato, l’area sarebbe dovuta tornare nella disponibilità dei privati nelle condizioni in cui era 50 anni fa, ossia un terreno libero a seguito della demolizione dell’intera struttura. Una soluzione impraticabile. In secondo luogo, una stretta di mano è sempre meglio di una litigiosità permanente nelle aule dei tribunali. ”.
52