Papa XIV, “matto” sì ma non ufficiale

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Parliamo ora di Papa Leone XIV e della patente da matto che aveva ricevuto a Gubbio nella prima metà degli anni ’80 quando era andato a fare visita alla città di pietra arrivando in treno dalla Capitale insieme ai suoi compagni di studio e di vocazione tra cui Padre Giuseppe Pagano – agostiniano oggi priore del Convento di Santo Spirito a Firenze – che ha raccontato la storia a Rai Radio Due, poi diramata da numerosi media locali grazie all’ufficio stampa della Diocesi di Gubbio.
Siamo andati ad intervistare il presidente dell’associazione Maggio Eugubino, Marco Cancellotti, per scoprire di più su questa tradizione che l’ente tramanda dal 1950 custodendone il significato. La patente si ottiene correndo e facendo tre giri intorno alla Fontana del Bargello terminandoli bagnandosi. Per gli eugubini conferire la “patente da matto” è un dono di amicizia nei confronti di chi visita e vive l città di Gubbio cogliendone l’essenza e i valori. Anche le botteghe del centro storico la rilasciano a chi si innamora della città e vuole mettersi in gioco facendo tre giri intorno alla Fontana dei Matti. Essere matti, infatti, per la città di Gubbio è una dote “significa – come ha detto il Presidente Cancellotti – avere quel piglio, quel moto di spirito, un colpo di tacco che ti tir fuori dall’impaccio.”

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