Il settore orafo aretino, in questo particolare momento storico, è stretto tra la minaccia dei dazi statunitensi e il contrasto ai furti. Ieri, un incontro in Prefettura alla presenza della Consulta orafa e della Camera di Commercio.
Non cala l’attenzione sul mondo orafo aretino. Lunedì pomeriggio, il Prefetto Clemente Di Nuzzo ha incontrato i rappresentanti della Consulta orafa e la Camera di Commercio di Arezzo per rinnovare il confronto sulle strategie di prevenzione e di contrasto ai furti. In particolare, l’obiettivo adesso è quello di rafforzare la sicurezza tramite sistemi antifurto ed anti intrusione maggiormente efficaci. Per questo, si prevede l’apertura di canali di dialogo con il mondo assicurativo e bancario per studiare nuove forme di sostegno agli imprenditori. A breve sarà convocato, da parte della Camera di Commercio, un tavolo di lavoro con la Consulta Orafa e le compagnie assicurative.
Il peculiare quadro aretino si inserisce in un contesto in cui pesa anche la minaccia dei dazi da oltreoceano. “36,7 miliardi di euro in esportazioni che verranno persi nel biennio 2025-2026 sono un colpo durissimo per migliaia di piccole imprese manifatturiere. È urgente un accordo duraturo tra Unione europea e Stati Uniti sui dazi, per ridare stabilità ai mercati e prospettive alle nostre imprese artigiane”. Il grido d’allarme è lanciato da Maurizio Baldi, Presidente di Confartigianato Imprese Arezzo, commentando i dati contenuti nell’ultimo report dell’Ufficio Studi di Confartigianato.