Non ha cantanti in gara, ma è comunque presente a Sanremo. Parliamo dell’etichetta aretina Woodworm.
Urban Vision loves Rolling Stone Village. E’ questo il progetto sanremese ideato e prodotto da Woodworm, l’etichetta tutta aretina che torna a Sanremo e trasforma il lido Blue Bay nella spiaggia dell’intrattenimento e della cultura. Dall’11 al 15 febbraio va in scena una contaminazione tra musica, cultura e nuove forme di intrattenimento e contenuti. Il lido sanremese ospita nel dettaglio la redazione di Rolling Stone, divenendo un punto di incontro per artisti, giornalisti e professionisti della musica, impegnati in talk, interviste e live sul celebre Divano Rolling. Tra gli appuntamenti fissi, il podcast Tintoria dedicato alla stand-up comedy e VivaelFutbol, per esplorare il mondo del calcio con uno sguardo inedito. Per arrivare alla sera, animata da DJ set e performance dal vivo con – tra gli altri – gli artisti del roster di Woodworm come i Fast Animals And Slow Kids e i Calibro 35. Gran finale, il sabato sera, con l’evento speciale dedicato a Futures e a Paolo Benvegnu, l’artista da poco scomparso che avrebbe dovuto essere presente durante la settimana, per far emergere nuovi talenti. Del resto, Woodworm è sempre stata una fucina di talenti. Fondata nel 2011 da Marco Gallorini e Andrea Marmorini, ha collaborato finora con artisti del calibro de La Rappresentante di Lista, Motta, Malika Ayane.