Morte all’Archivio, ripreso il processo

Barbara Perissi
Una lunga udienza per cercare di capire come fu possibile che Filippo Bagni e Piero Bruni furono uccisi dal gas argon senza avere neppure il tempo di potersi mettere in salvo. Il 20 settembre del 2018 l’allarme anticendio suonava e il controllo dei due dipendenti era d’obbligo, la morte però no, non era contemplata. e allroa cosa accadde? nell’udienza di ieri, dedicata alla perizia informatica, è emerso un particolare relativo al perito Venerino Lo Cicero, nominato dal pm Laura Taddei, che ha analizzato i dati relativi al funzionamento dell’impianto dal quale si verificò la fatale fuoriuscita di argon. Durante l’interminabile udienza di ieri l’avvocato Tiberio Baroni, che difende due indagati (Gianfranco Conti e Andrea Gori), è andato all’attacco del tecnico Lo Cicero. Dopo aver acquisito la sua iscrizione alla Camera di Commercio gli ha contestato di non essere laurato ma solo autodidatta. Al centro della consulenza di Lo Ciciero una valvola che sarebbe stata montata al contrario e che puo esser stata deteriinante. Si torna in aula il 26 gennaio, sarà la volta dell’ingegner Antonio Turco, sempre incaricato dalla procura. Un processo cmplesso e difficile alla cui base resta la more di due dipendenti e la disperazione di due famiglie che vogliono capire perchè.

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