Il Vescovo aretino Salvi deciso su Cardia

Simona Santi Laurini

C’è un aretino al centro della controversa vicenda di Trevignano: il Vescovo di Civita Castellana Marco Salvi, originario di Sansepolcro. Il vescovo di Civita Castellana Marco Salvi è tornato ad esprimersi sui presunti fenomeni di apparizioni e rivelazioni” della Beata Vergine Maria “asseriti dalla sig.ra Gisella Cardia” a Trevignano Romano, sulla collina di Campo delle Rose. Monsignor Salvi ha commentato l’ultimo raduno, ricordando il suo decreto di marzo, quando si era affidato ad un comunicato pubblicato sul sito della diocesi, prendendo una posizione che non lasciava scampo a fraintendimenti: “constat de non supernaturalitate”, asserendo di fatto “la non soprannaturalità” degli eventi. Ed ora, ricorda perentoriamente che i decreti della Chiesa sono attuativi. “Non so con precisione cosa sia avvenuto – ha detto al corriere della sera – ma posso dire che non seguire un decreto significa mettersi autonomamente in un’altra sponda, autoescludersi dalla comunione della Chiesa». Salvi, non c’è bisogno di ricordarlo, è aretino doc: nato a sansepolcro, è stato parroco ad anghiari e poi vescovo ausiliare di perugia città della pieve, finchè nel 2022 papa Francesco lo ha nominato vescovo di Civita Castellana. E’ salito alla ribalta della cronaca nazionale, rimandando al mittente la sedicente veggente. E adesso? La chiesa si è già espressa, queste le sue esatte parole.

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