Diocesi: “falso sacerdote”. Lui: “mai detto”

Simona Santi Laurini
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Dopo la bufera mediatica che ha investito l’Arezzo Calcio per aver girato uno spot della nuova maglia in Duomo, il Vescovo e la Diocesi aretina sono oggi protagonisti di un altro caso.

Scoppia un nuovo caso che coinvolge la Diocesi aretina e dunque anche il Vescovo Andrea Migliavacca. Su Toscana Oggi, sabato 17 agosto viene pubblicata una precisazione della Diocesi in cui si mette in guardia da un falso sacerdote.

“In seguito a segnalazioni da diocesi e altri enti, si è appreso che il signor Marco Baragli si presenta talora dichiarandosi sacerdote cattolico incardinato nella diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro – si legge espressamente. E ancora – Con questa nota, si dichiara che la presentazione che fa di sé il sig. Baragli non è veritiera in quanto egli non è sacerdote incardinato nella nostra diocesi e, per la verità, neanche risulta che sia sacerdote cattolico. Si invita pertanto a non dare credito a tale presentazione”.

Il diretto interessato, letta la nota, si è sentito ingiustamente chiamato in causa, perchè – ci spiega pacatamente – lui non ha mai asserito di essere sacerdote cattolico e di essere incardinato ad arezzo. “Appartengo alla Ocac, Old Catholic Apostolic Church ed ho chiesto il passaggio all’ordinamento cattolico”. Baragli, in attesa di risposta, sottolinea anche di aver concelebrato e menziona l’Anglicanorum Coetibus di Papa Benedetto XVI del 4 novembre 2009. Una vicenda che non è destinata ad esaurirsi.

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