Hanno scelto di iscriversi alla scuola per pastori del progetto Pasturs anche se non credono alla possibile convivenza tra ovini e lupi per verificare le loro convinzioni. Matteo Contena, vicepresidente del comitato “Resistenza Pastorale” e Marco Bruni, Presidente del comitato “Emergenza Lupo – Arezzo” sono motivati, si legge in una nota, dal desiderio di confronto. “Fino ad oggi – prosegue la nota – Pasturs è apparso come un’operazione di comunicazione rivolta all’opinione pubblica, finalizzata a dimostrare che la pastorizia estensiva può coesistere con la progressiva saturazione dei territori da parte dei lupi. A livello nazionale, gli allevatori coinvolti nel progetto non superano di molto la ventina, in contrapposizione alle migliaia di operatori che quotidianamente subiscono danni ingenti e affrontano gli insostenibili costi della difesa dai lupi. Dopo aver fortemente stigmatizzato campagne finalizzate, come riporta la nota, a dare un’immagine diversa dalla pratica vera, Contena e Bruni sperano di essere ammessi alla scuola non da curiosi, attratti dalla mitologia sul lupo o da un’esperienza formativa di breve durata da diffondere sui social con toni profetici ma per confrontare le loro idee nate dalla pratica.

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