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Il fenomeno del randagismo non riguarda ormai quasi più i cani. Merito di politiche nazionali e regionali, ovvero l’istitutzione delll’anagrafe canina, e un massiccio controllo con aiuti ai canili, per quanto riguarda i gatti questi sono ancora per così dire “illegali”. La sterilizzazione viene effettuata dal servizio veterinario della Asl solo per gatti randagi che finiscono nelle colonie e accuditi con amore e sacrificio da volontarie. Oppure finiscono nei canili, che ricevono fondi comunali. Il limbo, che è la stragrande maggioranza, viene lasciato davanti alla porta dei veterinari come quello del dottor Brandi che cerca di promuovere più adozioni possibili ma chiede a gran voce che la Regione formalizzi l’istituzione di un registro felino con tanto di microchippatura obbligatoria e una campagna per la sterilizzazzione. La scorsa estate l’allarme abbandoni ha toccato punti critici con persone che si sono sbarazzate delle cucciolate lasciandole anche senza mamme davanti alle strututre o appunto dai veterinari. Brandi è un caso particolare, raramente dice no e accoglie tutti. ma la maleducazione dlele persone ha portato anche lui a scoppiare.