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L’associazione Vittime del Salvabanche ringrazia la Procura di Arezzo

Riceviamo e pubblichiamo dall’Associazione vittime del Salvabanche

Si apprende che la Procura di Arezzo ha definito anche l’ultimo dei filoni di indagine relativi a Banca Etruria, vale a dire quello relativo alle consulenze affidate dall’ultimo cda. La vicenda si è conclusa con il rinvio a giudizio di tutti i membri del cda per il reato di bancarotta colposa. Questo a seguito delle prime condanne per bancarotta fraudolenta a carico del direttore generale e del presidente del cda, le condanne per le truffe agli obbligazionisti ed il processo per bancarotta fraudolenta che si sta celebrando in questi giorni a carico di 25 tra amministratori e sindaci della banca. Un lavoro intenso svolto dagli inquirenti cui va riconosciuto rigore e trasparenza nell’azione, svolta senza considerare il rilievo politico o mediatico dei personaggi coinvolti, ma solo la gravità dei reati. Si è infatti dapprima proceduto per i reati più gravi (bancarotte fraudolente per centinaia di milioni) poi per quelli di minore gravità.

Le parole della presidente Letizia Giorgianni: “Spiace solo che proprio il Csm non abbia saputo apprezzare questo lavoro, ritenendolo invece meritevole di gravi sanzioni. Sarei stata felice se anche nelle altre procure competenti sulle questioni relative ai fallimenti delle banche si fosse agito con tale solerzia”.

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