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Grotta urlante. tragedia sfiorata

La cascata della Grotta urlante a Premilcuore, citata anche da alcune delle più prestigiose riviste internazionali come uno dei migliori luoghi selvaggi dove fare il bagno, si trova in un posto speciale. In quel tratto il fiume Rabbi si incanala in un canyon naturale al di sotto del  “Ponte nuovo”, un attraversamento medievale a schiena d’asino che porta ad un antico mulino. Nel percorrere la strettoia, il fiume, quando la portata è elevata, provoca il rumore intenso che ha ispirato il nome del luogo. Tuttavia il processo erosivo del fiume è sempre in atto e le caverne aperte che lo stesso ha creato, sono tanto belle quanto instabili, proprio per la natura duplice della roccia, costituita da strati compatti alternati a quelli friabili, con i primi che vengono lentamente scalzati dal fiume, che asporta gli strati teneri. I controlli sono costanti. Questa attività, sabato 22 agosto, ha avuto un riscontro provvidenziale: i Carabinieri forestali avevano appena terminato di far uscire dall’area della Grotta urlante alcune decine di persone, quando dalle volte della stessa sono precipitati vari massi che hanno rimbalzato sulle sponde prima occupate dalle persone e poi sono anche piombati in acqua. Si è trattato di una tragedia sfiorata: per una volta la prevenzione, condita anche da buona sorte, ha avuto successo. I Carabinieri forestali però non possono essere sempre lì, è necessario che venga acquisita da tutti la consapevolezza del rischio e che si ritorni ad osservare questa meraviglia naturale da una opportuna distanza di sicurezza.

In considerazione di questo evento, che ha portato all’attivazione della Prefettura e del Comune di Premilcuore, è stata emessa una specifica ordinanza urgente, che estende il divieto di accesso anche alle sponde della Grotta urlante.

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