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Ghinelli su bilancio Coingas atteggiamento incomprensibile dei sindaci Pd

 

Il bilancio di Coingas è sano, valutato positivamente sia dai sindaci revisori che dalla società di revisione, e non pone il benché minimo problema di legittimità, approvarlo è quindi non solo legittimo ma anche fondamentale per poter ripartire tra i Comuni i dividendi che oggi sono quanto mai necessari per fare fronte alla crisi sociale ed economica generata da Covid19. Questo per dare il senso alle parole e ai fatti odierni in assemblea Coingas. Alla presentazione del bilancio di Coingas, preceduta peraltro dall’unanime riconoscimento del buon operato della società, la sindaca di Lucignano si è affrettata a sostenere che nonostante che il bilancio fosse corretto e dunque approvabile, per pura argomentazione politica ella non lo avrebbe approvato. Di eguale avviso e medesima strategia il quartier generale dei Sindaci PD: Menchetti (Civitella), Sonnati (Foiano), Ducci (Talla). Singolare anche la posizione del sindaco Cornioli di Sansepolcro, per il quale il bilancio va bene, ma non è da votare. Ma non si era detto che in questo momento particolare occorreva stare tutti insieme per fare fronte comune contro il virus? Non si era sbandierato ai quattro venti che la “ragion politica” doveva cedere il passo alla “ragion di Stato”? E si badi bene che qui la “ragion politica” manco è all’orizzonte. Coingas è una società che svolge esclusivamente un ruolo di connessione tra i Comuni e la Multiutility Estra. Il socio di Estra è Coingas, i soci di Coingas sono i Comuni. Il bilancio di Coingas è formato dalla acquisizione del dividendo di Estra, spettante per il 25,14% a Coingas, la quale con l’approvazione del bilancio è autorizzata a distribuirlo ai Comuni. Mi spiegate cosa c’è di “politico” in tutto ciò? Nulla, assolutamente nulla. E allora perché la solerte sindaca di Lucignano si affretta a dire che lei il bilancio di Coingas non lo vota? Forse perché teme che sia fatto male? No, ha dichiarato che è fatto benissimo, tanto da complimentarsi anche con l’Amministratore, e allora? Per motivi politici. Allora ci dica quali sono. Finché non ci avrà convinto che i motivi politici sono tali da impedire a lei di votarlo, ma a me si, io non lo voterò. Ci mancherebbe altro che io in un momento come questo facessi di testa mia … nemmeno per sogno. Io faccio come i sindaci del PD, non lo voto. Ma lo sanno i cittadini che da quella approvazione dipende la “distribuzione dei dividendi di Coingas”? Cioè di 3 milioni e 87mila euro che il bravo Scortecci, al quale si conferma e rinnova la fiducia, porta in bilancio per “distribuirli” ai Comuni. Si tratta di risorse che spettano ai Comuni, prima ancora ai cittadini, e che oggi potremmo impiegare in azioni di coesione sociale o di tenuta del sistema economico. Centinaia di migliaia di euro pronti per essere messi a disposizione dei cittadini, non solo di Arezzo ma di tutta la provincia. Il PD, tuttavia, avendo scelto da tempo di fare di Coingas l’unico cavallo di battaglia politica contro il centrodestra, trasferendo sul livello giudiziario ogni azione e ogni considerazione, oggi decide di non approvare il bilancio in un atteggiamento solo apparentemente pilatesco: si tiene le mani libere per continuare il bombardamento mediatico su Coingas attraverso la decisione di non votare il bilancio, ritenendo che “tanto il bilancio lo vota Arezzo” e i frutti di quello stesso bilancio, che decide di non votare, gli arriveranno comunque. Poi visto che il Comune di Arezzo si comporta come loro, si inventa di sana pianta la storia della “sfiducia di Scortecci”, vedi nota della segreteria PD di ieri. È sempre la storia del dito e della luna … e sì che siamo in Toscana, e certe cattive abitudini avremmo dovuto perderle, macché, i “trinariciuti” imperversano ancora. In queste ultime settimane è cambiato il mondo, ce lo siamo già detto mille volte. Ed è vero. Ma ci siamo anche detti altrettante mille volte che “niente sara’ piu’ come prima” e questa cosa, me lo concederete,

Il bilancio di Coingas è sano, valutato positivamente sia dai sindaci revisori che dalla società di revisione, e non pone il benché minimo problema di legittimità, approvarlo è quindi non solo legittimo ma anche fondamentale per poter ripartire tra i Comuni i dividendi che oggi sono quanto mai necessari per fare fronte alla crisi sociale ed economica generata da Covid19. Questo per dare il senso alle parole e ai fatti odierni in assemblea Coingas. Alla presentazione del bilancio di Coingas, preceduta peraltro dall’unanime riconoscimento del buon operato della società, la sindaca di Lucignano si è affrettata a sostenere che nonostante che il bilancio fosse corretto e dunque approvabile, per pura argomentazione politica ella non lo avrebbe approvato. Di eguale avviso e medesima strategia il quartier generale dei Sindaci PD: Menchetti (Civitella), Sonnati (Foiano), Ducci (Talla). Singolare anche la posizione del sindaco Cornioli di Sansepolcro, per il quale il bilancio va bene, ma non è da votare. Ma non si era detto che in questo momento particolare occorreva stare tutti insieme per fare fronte comune contro il virus? Non si era sbandierato ai quattro venti che la “ragion politica” doveva cedere il passo alla “ragion di Stato”? E si badi bene che qui la “ragion politica” manco è all’orizzonte. Coingas è una società che svolge esclusivamente un ruolo di connessione tra i Comuni e la Multiutility Estra. Il socio di Estra è Coingas, i soci di Coingas sono i Comuni. Il bilancio di Coingas è formato dalla acquisizione del dividendo di Estra, spettante per il 25,14% a Coingas, la quale con l’approvazione del bilancio è autorizzata a distribuirlo ai Comuni. Mi spiegate cosa c’è di “politico” in tutto ciò? Nulla, assolutamente nulla. E allora perché la solerte sindaca di Lucignano si affretta a dire che lei il bilancio di Coingas non lo vota? Forse perché teme che sia fatto male? No, ha dichiarato che è fatto benissimo, tanto da complimentarsi anche con l’Amministratore, e allora? Per motivi politici. Allora ci dica quali sono. Finché non ci avrà convinto che i motivi politici sono tali da impedire a lei di votarlo, ma a me si, io non lo voterò. Ci mancherebbe altro che io in un momento come questo facessi di testa mia … nemmeno per sogno. Io faccio come i sindaci. Non volete approvare il bilancio di Coingas? Prendetevene la responsabilità, guardate in faccia i nostri concittadini e siate onesti. Oppure, la prossima volta, “RESTATE A CASA””.

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