32 anni dopo la memoria non si cancella. Quello che è accaduto la sera del 29 maggio 1958 allo stadio Heysel resta una ferita aperta che non potrà essere mai risanata. Un’onta che solo la cecità di chi ancora confonde la passione con il becerume, stenta ancora a riconoscere. Giusto onorare la memoria di quei morti che sono i nostri morti. Opportuno ricordare l’impegno di Otello Lorentini (nella foto), che da solo vinse una battaglia di grande civiltà.
Heysel, la memoria non si cancella
- Maggio 30, 2017
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