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Il fattore umano, come strategia vincente on line

Il 25 Maggio dalle ore 17:30 alla Casa dell’Energia, ex Bastanzetti, Via Leone Leoni Arezzo si terrà un interessante openday organizzato da me medesima esperta degli aspetti psiologici connessi all’evoluzione delle tecnologie digitali;con la partecipazione di Simona Petrozzi Web Reputation specialist di Siro Consulting, e Francesco Marcantoni Ceo Esimple esperto di innovazioni tecnologiche.

Verranno affrontati gli aspetti che oggi giorno conosciamo bene: il termine di rivoluzione digitale che ormai impatta sul mondo delle relazioni personali e su quelle professionali. Ma purtroppo lo scenario dei rischi on line, è ancora troppo poco conosciuto. Nell’era di Internet e dei social network la reputazione di un individuo così come il marchio di impresa- rispondono a dinamiche completamente nuove e diverse. Gli strumenti tecnologici che si associano alla rete sono di per sé neutri, ma l’uso che ne fanno le persone può essere benevolo o malevolo. Ed ecco perché è importante tutelarsi nell’era digitale. Siamo costantemente collegati e questo ci espone a dei rischi. Pensiamo ai social network, la maggior parte di noi per questioni professionali o personali sono iscritti a un social, ed esponiamo i nostri dati ad un rischio. Il tema della sicurezza sotto il profilo del fattore umano può vere un duplice significato, da un lato: fattore umano come processo di debolezza ma dall’altro può diventare anche un elemento di forza della sicurezza. Il primo passo è quello dell’informazione all’educazione dell’uso delle tecnologie, e quindi sensibilizzare informare sulle capacità e gli atteggiamenti che riducono i rischi on line. Far sicurezza significa prendersi cura della parte umana che affianca tecnologie e procedure: safety-security-cybersecurity. Microsoft ha sottolineato la scarsa consapevolezza dei rischi in rete , in particolare la scarsa consapevolezza  legata ad una inadeguata percezione del rischio. Saranno quindi  presentati gli strumenti fondamentali che possano a partire dalla conoscenza, integrare le misure tecnologiche con i comportamenti umani e creare una strategia vincente nell’ambito della prevenzione dei rischi. Saranno menzionati i comportamenti cautelativi, la percezione del rischio in base ai fenomeni del Cybercrime furto identità frodi, Cyberbullismo, Cyberstaalking. 

Conclusioni. Secondo uno studio condotto da Ace Group, nei paesi EMEA (Europe, Middle East and Africa), il 92% delle aziende ritiene che il rischio reputazionale sia la categoria di rischio più impegantiva da gestire. Il 77% delle aziende ha difficoltà a quantificare l’impatto finanziario del rischio reputazionale sul proprio business. Il 68% delle aziende ritiene che informazioni e consulenza circa la gestione del rischio reputazionale siano difficili da recepire con un conseguente aumento della sensazione di incertezza su come gestirlo al meglio. Il 66% delle aziende si sente non adeguatamente protetto in termini di coperture assicurative per questo specifico rischio. Il 56% delle aziende sostiene che i social media hanno enormemente aumentato il rischio della propagazione di danno di immagine al business. Nell’ultimo decennio il tema del rischio reputazionale è stato affrontato con contributi di aree disciplinari diversi. Monitorare la reputazione online é diventata un’attività complessa e delicata a causa della crescente complessità della rete Internet. I nuovi servizi e le nuove tendenze che nascono ogni giorno nel web se da un lato costituiscono nuove opportunità, dall’altro sono fonte di potenziali criticità se non gestite in tempi adeguati. Un commento negativo su Google, per esempio, viene immediatamente percepito dai lettori come pernicioso, e può rimanere sul web per anni e anni danneggiando l’immagine e la reputazione di un nome.  

Contenuti dell’intervento a livello tecnico:

  1. Come costruire una reputazione personale
  2. Strumenti di misurazione della reputazione on line
  3. Gestire la reputazione in situazioni di crisi
  4. Il ruolo dei social media nella costruzione e nel mantenimento della reputazione
  5. Il rischio reputazionale tra i rischi per il business e la sicurezza.
  6. Personal branding
  7. Monitoraggio di quello che si dice sul proprio conto, promozione della propria immagine professionale al fine di creare un network di contatti utili per il proprio sviluppo professionale. 
  8. Innovazione tecnologica come saperla utilizzare al meglio. 

A livello comunicativo relazionale e psicologico:

  1. Evoluzione psicologica del concetto di reputazione
  2. Il ruolo dell’identità reale vs virtuale
  3. Come gestire la crisi reputazionale a livello emotivo
  4. L’effetto domino della reputazione.
  5. Come proteggere a livello comunicativo e relazionale la propria identità.
  6. Il linguaggio giusto per il media gusto.7. Best practices da attuare on line.

Dott.ssa Elisa Marcheselli Psicologa Psicoterapeuta www.elisamarcheselli.it

 

*#TeletruriaGiovani è un nuovo progetto coordinato da Teletruria, nato dalla volontà di dare voce ai giovani. Il team di #TeletruriaGiovani è formato esclusivamente da ragazzi under 40 non giornalisti che, per il gusto di scrivere e per la passione di condividere le loro esperienze, hanno deciso di curare delle rubriche tematiche. I ragazzi sono tutti volontari e scelgono in autonomia i temi su cui scrivere.

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