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Are we human or are we dancer: Arrival o La La Land?

In questi giorni la programmazione dei cinema offre la possibilità di vedere due dei film favoriti per la prossima edizione degli Oscar, due pellicole che meritano di essere viste dalla poltrona del cinema e non da quella di casa perché proprio in sala riescono a coinvolgere al meglio lo spettatore. Stiamo parlando di Arrival e di La La Land, due generi diversi: fantascienza per il primo e commedia romantica per il secondo, ma in entrambi i casi emozioni assicurate, a voi la scelta.

Arrival è l’ultimo film di Denis Villeneuve, il regista canadese che prossimamente dirigerà il sequel di Blade Runner e che abbiamo già potuto apprezzare in altre occasioni con Prisoner, Enemy e Sicario. Gli interpreti principali sono tre grandi nomi: Amy Adams nel ruolo di un’accreditata linguista, Jeremy Renner nel ruolo dell’esponente del mondo scientifico e Forest Whitaker di quello militare. La trama del film potrebbe essere fuorviante, infatti tratta dell’arrivo sulla Terra di alieni – chiamati “eptapodi” a causa delle sette gambe – su strane astronavi a forma di gusci e con i quali si deve instaurare un dialogo al fine di capire le loro intenzioni, se pacifiche oppure no. Il pensiero corre subito ad altri film che popolano questo genere, ma tra tutti di sicuro quello a cui più si avvicina è Incontri ravvicinati del terzo tipo di Steven Spielberg, dove il ruolo di Amy Adams fu di François Truffaut, se pur in quel caso meno principale. Nonostante quindi le tematiche di facciata siano note, c’è molto di più sotto e qui lo spettatore deve fare un atto di fede e tuffarsi senza pregiudizi nella visione del film, non è la solita storia sugli “omini verdi”, non è Indipendence Day. In altre parole: vi piace il genere fantascienza nella sua versione più emotiva ed istruttiva e non di soli effetti speciali? Questo è il film che dovete vedere.
La pellicola accompagna lo spettatore lentamente ma inesorabilmente verso un’inaspettata apertura della propria mente, usando l’alieno solo come chiave per una lettura d’insieme dei rapporti tra il genere umano e la propria esistenza. I protagonisti stanno al loro posto lasciando il ruolo principale alla storia e ad una elegante colonna sonora, svolgendo un lavoro preciso e deciso. Arrival non ha scene eclatanti o grandi frasi cult nei suoi dialoghi, ma esprime il suo grande valore nella sua totalità. È un film che provoca un’epifania mentre lo si vede e che difficilmente potrà essere replicata nelle successive visioni. Se volete vedere qualcosa di sorprendente ed educativo – con annesso dibattito sul film – questo è l’appuntamento al cinema che non dovete mancare, non rimarrete delusi.

La La Land è il film del momento, per farsi un’idea ha stravinto i recenti Golden Globes e ha ottenuto 14 nomination agli Oscar (record condiviso con Eva contro Eva e Titanic). Diretto dal regista Damien Chazelle – quello di Whiplash – con protagonisti Ryan Gosling ed Emma Stone, i quali si cimentano in balli e canti, in pose e movimenti inaspettati per il cinema di questo periodo. Entrambi bravissimi, entrambi bellissimi, insieme realizzano qualcosa di sorprendente. Un film di quelli che si vedono una volta ogni cinque anni o più, e questo in particolar modo perché è una commedia romantica musicale, ossia dialoghi alternati a parti cantate e ballate. Un tuffo nel passato verso grandi capolavori come West Side Story o Cantando sotto la pioggia, un genere che non si vedeva quindi da diverso tempo – o almeno che da diverso tempo non aveva questo successo – un po’ come accadde nel 2011 per The Artist. Se dobbiamo usare una metafora per descrivere al meglio quello che trasmette il film è proprio il caso di dire: farfalle nello stomaco. Le intenzioni di partenza rispetto ad Arrival sono diverse, anche qui rimarrete stupiti ma per altri versi. Si consiglia la visione del film con la persona che si ama o di cui ci si vuole innamorare, passando tutti i 128 minuti della pellicola mano nella mano assistendo ad una bellissima storia d’amore, cercando di trattenere il sorriso e pure qualche lacrima. Mentre si è al cinema sembra che nella schermo si traduca in realtà quello che ciascuno di noi immagina, vive, assapora quando si innamora e che non riesce più a trattenere dalla felicità. La La Land non è solo questo: è anche uno stupendo racconto di due persone che lottano per ciò in cui credono, aiutandosi l’un l’altra per realizzare i loro sogni, toccando quindi temi cari a tutti soprattutto di questi tempi dove la tentazione di mettere da parte le proprie ambizioni pur di rimanere a galla è forte. La La Land probabilmente sbancherà la prossima edizione degli Oscar – con merito – grazie anche al fatto che è un genere che di rado si vede nelle sale. A riguardo va quindi detto che se la categoria musical fosse più nutrita – o meglio: più nutrita a livello di grandi produzioni – non ci sarebbe stato questo successo e probabilmente il film sarebbe uscito riscuotendo consensi ma non destando così tanto clamore. Ciò nonostante i soldi del biglietto saranno ben spesi, di questo potete stare certi, inoltre vi risulterà impossibile uscire dal cinema senza cantare la colonna sonora del film: City Of Stars.

Ricapitolando: siete dei patiti della fantascienza (quella seria, come ad esempio Incontri ravvicinati del terzo tipo, Interstellar, Contact e simili)? Andate a vedere Arrival senza pensarci due volte.
Volete fischiettare in modo spensierato ripensando al susseguirsi delle stagioni di un amore? La La Land è il film giusto per voi.
Tuttavia, se siete ancora indecisi su cosa scegliere, fate come il sottoscritto, andate a vedere tutti e due.

 

*#TeletruriaGiovani è un nuovo progetto coordinato da Teletruria, nato dalla volontà di dare voce ai giovani. Il team di #TeletruriaGiovani è formato esclusivamente da ragazzi under 40 non giornalisti che, per il gusto di scrivere e per la passione di condividere le loro esperienze, hanno deciso di curare delle rubriche tematiche. I ragazzi sono tutti volontari e scelgono in autonomia i temi su cui scrivere.

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