Erano accusati di tratta di persone aggravata dallo sfruttamento della prostituzione e riduzione in schiavitù, tre romeni condannati con pene che vanno dai 6 ai 7 anni di carcere dalla Corte d’Assise di Arezzo presieduta dal giudice Silverio Tafuro. La pena è stata dimezzata rispetto a quanto chiesto dal pm della Dda di Firenze Angela Pietroiusti. I fatti risalgono a periodo che va dal marzo 2011 al marzo 2012. La vicenda partiva dalla Romania, dove due degli imputati, un uomo e una donna avrebbero convinto 4 giovani a raggiungere l’Italia promettendo lavori da cameriere e baby sitter. Una volta arrivate ad Arezzo però le ragazze erano state indirizzate ad un locale di Ambra gestito da un terzo romeno che le avrebbe “vendute” ad un gruppo di albanesi. Una delle ragazze avvisò le forze dell’ordine e la i tre furono arrestati. La difesa aveva puntato sul fatto che le ragazze erano invece consapevoli di quello che avrebbero fatto in Italia. La Corte d’Assise, presieduta dal giudice Silverio Tafuro, con a latere Cecchi e sei giudici popolari, ha emesso la sentenza dopo ore di camera di consiglio.
Sfruttamento della prostituzione, tre condanne in Assise
- Novembre 5, 2016
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