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Romizi: Pari opportunità o impari opportunismo?

“Un’amministrazione che si è distinta in 4 anni e mezzo per l’assenza totale di attenzione verso le pari opportunità, fino a eliminare dalla stessa organizzazione del Comune l’ufficio che se ne occupava, a sei mesi dalle elezioni s’inventa la creazione di una consulta. È quanto ha deliberato il Consiglio Comunale su proposta dell’assessora Tiziana Nisini. Attenzione: in Consiglio Comunale c’è stato il voto, la consulta deve ovviamente ancora costituirsi, la presiederà l’assessora stessa che è anche senatrice e molto più presente a Roma che in città, per cui è anche facile intuire quanto lavorerà e quale contributo potrà dare. È fin troppo evidente che questa è stata una scelta a carattere propagandistico, oltretutto di basso profilo se si tiene conto che nel bilancio comunale non esiste un capitolo ‘pari opportunità’, riprova del fatto che di questo aspetto non importa niente ad alcuno: di quali azioni dovremmo discutere quando non c’è un euro per stampare un manifesto?La sensibilità e l’attenzione che dimostrano le donne e gli uomini di questa maggioranza, salta agli occhi con un paradosso: tutti gli articoli del regolamento sono declinati al maschile! E ancora: perché inserire come componente la presidente della commissione pari opportunità della Provincia, risorta da poco ed espressione della volontà politica di quell’ente, e non la consigliera di parità che è figura istituzionale, prevista dalla legge e deputata proprio ad accertare la presenza di situazioni discriminatorie in campo lavorativo, dall’accesso al lavoro allo sviluppo della carriera, dal livello di retribuzione al licenziamento? Grave è che le donne stesse si rendono complici di meschinità che una maggioranza ormai senza futuro mette in atto illudendosi di trovare consensi che non potrà estorcere a donne e uomini di buon senso: approfittare delle questioni di genere per servire un capetto qualunque che ha saputo solo accumulare dissenso anche dalla sua parte politica, rattrista e la dice lunga del valore che viene dato a parole come rispetto e dignità.

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