Dopo quella di Civitella, è stata una delle stragi più efferate dell’ultima seconda guerra mondiale nel territorio aretino. L’eccidio di San Polo maturo a pochissime ore dalla Liberazione di Arezzo. Una strage assurda contro bombini, donne e anziani. Tra questi anche Eugenio calo’, il coraggioso partigiano che fece parte della brigata Pio Borri, che fu catturato dopo il rastrellamento dei tedeschi. Tutte le persone prima furono torturate e poi uccise a Villa Gigliosi. Gran parte dei prigionieri vennero seppelliti vivi e fatti eplodere con la gelatina. La strage venne scoperta poche ore dopo la Liberazione. Nel territorio di Arezzo quasi in contemporanea ci fu l’eccidio di San Severo sotto Poti. In serata messa a san Polo celebrata da don Natale.
San Polo, 14 luglio 1944, Arezzo non dimentica
- Luglio 14, 2018
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