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Lenno e Varenna, due perle sconosciute del lago di Como. Parte I

Voglia di alzarsi presto, scarpe comode e spirito d’avventura: questi sono i requisiti per affrontare l’itinerario che vi propongo oggi. Non sarà un percorso semplicissimo ma una volta arrivati alla fine, vi assicuro che la stanchezza sarà stata abbondantemente ripagata dalle meraviglie che hanno visto i vostri occhi.

I colori cangianti del lago vi accompagneranno per tutta la giornata, il sole di mezzogiorno farà risaltare la bellezza del giardino di Villa Balbianello e le tonalità calde del tramonto riscalderanno la grigia pietra del Castello di Vezio. Siete pronti a partire?

La prima tappa è Villa del Balbianello, nella località di Lenno, sulla sponda occidentale del Lago di Como/Ramo di Como. Costruita per volere del Cardinal Durini alla fine del Settecento, è attualmente proprietà del FAI – Fondo Ambiente Italiano ma è aperta a tutti.

Con la morte di Durini, la Villa passò prima al nipote, Luigi Lambertenghi, che la trasformò in luogo di ritrovo dei risorgimentali italiani – Silvio Pellico ricorderà con nostalgia, dal carcere, i giorni ivi trascorsi – e poi a Giuseppe Arconati Visconti, che ne fece un prestigioso salotto estivo frequentato da Berchet e Manzoni. Nel 1919 venne acquistata dal generale americano Butler Ames, che la sottopose ad un attento restauro, e nel 1974 fu venduta a Guido Monzino, noto imprenditore milanese (suo padre è stato il fondatore dei magazzini STANDA) e appassionato viaggiatore. Monzino, in assenza di eredi, ha lasciato la proprietà al FAI che dal 1988 si occupa della sua manutenzione.

La parte più caratteristica è sicuramente la loggia che collega fisicamente e idealmente la Biblioteca e la Sala della Musica (oggi detta “del Cartografo”). La loggia consente di vedere, a Nord, la parte di Lago che va da Tremezzina a Bellagio e, a Sud, il bacino dell’Isola Comacina.

Il vigoroso sempreverde Ficus Repens che avvolge elegantemente le colonne – la pianta doveva richiamare un serpente, il “Biscione”, simbolo della famiglia Visconti – le dona un aspetto talmente originale che più di un regista è caduto vittima del suo fascino. Ne voglio ricordare due tra tutti: George Lucas e Martin Campbell.

Lucas, nel 2002, decise di ambientare qui le scene del matrimonio e del bacio tra la principessa Padmè e il giovane Anakin, nel secondo episodio della popolarissima saga Star Wars; Campbell, invece, nel 2006, adibì la villa a luogo di convalescenza di James Bond/Daniel Crage, rimasto ferito durante il film Casinò Royale.

Gli eleganti arredi interni ricchi di curiosità e oggetti provenienti da tutto il mondo (Asia, Africa, Polo Nord…), il curatissimo giardino a terrazze con platani potati a ombrello, glicini profumati e antiche statue, fanno di questo luogo un unicum al mondo e vi assicuro che una volta non sarà sufficiente ad appagare lo spirito di tanta bellezza. 

La villa si raggiunge da Lenno sia a piedi – con un percorso in salita di circa 15/20 minuti, fortunatamente ombreggiato – sia con navetta convenzionata. Dopo aver visto la villa vi consiglio di fare un giro anche nel paese, così curato da sembrare finto, e gustarvi un buon gelato vista lago. Dopo esservi rinfocillati è tempo di ripartire verso la prossima meta: Varenna….ma di questa vi parlerò nel prossimo post, stay tuned! 😉

*#TeletruriaGiovani è un nuovo progetto coordinato da Teletruria, nato dalla volontà di dare voce ai giovani. Il team di #TeletruriaGiovani è formato esclusivamente da ragazzi under 40 non giornalisti che, per il gusto di scrivere e per la passione di condividere le loro esperienze, hanno deciso di curare delle rubriche tematiche. I ragazzi sono tutti volontari e scelgono in autonomia i temi su cui scrivere

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