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Preso 59enne probabilmente collegato a pericolosi clan

Stava viaggiando dal Piemonte a Roma con 130mila euro di provenienza sospetta nascosti nei filtri dell’aria condizionata della sua Bmw quando è stato fermato per un controllo e arrestato dalla polizia stradale di Arezzo sottosezione di Battifolle. In manette è finito Giuseppe Femia, 59 anni, di Gioiosa Jonica (Reggio Calabria), con precedenti. I poliziotti hanno trovato il denaro, 130mila euro raccolti in 13 mazzette, che ritengono probabile provento di riciclaggio, nascosto nei filtri dell’auto con targa spagnola. A gennaio gli stessi agenti avevano arrestato per false attestazioni circa la sua identità, il figlio Antonio Femia che risultava latitante, al momento dell’arresto, da cinque anni. Secondo la DDA calabrese i due avrebbero legami con le n’drine della Locride. Giuseppe Femia si trova in carcere a Siena a disposizione della magistratura. “E’ l’ennesima operazione della polizia stradale di Battifolle – ha sottolineato il questore di Arezzo Enrico Moja – che ormai dato l’elevato numero di arresti, si colloca nel quadro provinciale come una ‘piccola questura’”.

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