Nell’ambito di mirati servizi volti al contrasto e alla repressione del reato di spaccio di sostanze stupefacenti, nella mattinata di ieri, personale della Squadra Mobile aretina, nella periferia di Arezzo, ha rilevato la presenza di due noti soggetti albanesi i quali, con modalità sospettose e frettolose, si sono immersi nella boscaglia e ne sono usciti dopo poco tenendo in mano una piccola scatola di caffè.
La circostanza ha insospettito gli operatori della Polizia di Stato che, prontamente intervenuto, ha proceduto al controllo dei due albanesi ed ha scoperto che, all’interno della scatola, sotto il riso mischiato alla polvere di caffè, erano occultati 58 grammi di cocaina, confezionati in numerosi involucri di nylon, già pronti per lo spaccio. Immediato sopralluogo effettuato tra la boscaglia ha permesso l’ulteriore rinvenimento di un bilancino di precisione, verosimilmente utilizzato per la pesatura delle singole dosi.
Dati gli esiti della perquisizione i due soggetti, T.O. di anni 29, di origine albanese e residente in Arezzo, cameriere, incensurato e in regola con il permesso di soggiorno e B.N. di anni 19, di origine albanese e residente in Arezzo, nullafacente e con pregiudizi in ordine al reato di rissa, in regola con il permesso di soggiorno, sono stati tratti in arresto nella flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Nel corso della successiva perquisizione, eseguita presso l’abitazione dei sopra citati è stata inoltre rinvenuta una cospicua somma di denaro in banconote da 50, 20 e 10 euro che è stata sottoposta a sequestro in quanto provento dell’attività di spaccio.
A seguito del giudizio direttissimo che si è tenuto nella mattinata odierna il giudice ha disposto che entrambi fossero ristretti presso la propria dimora in regime di arresti domiciliari.
Comunicato stampa