E’ definitiva la condanna a 25 anni di reclusione per padre Gratien Alabi, il frate congolese ritenuto responsabile dell’omicidio di Guerrina Piscaglia, la 50enne scomparsa nel 2014 dal suo paese in provincia di Arezzo. Il religioso, sottoposto agli arresti domiciliari nel convento dei premostratensi a Roma, dopo la pronuncia della Cassazione di questa sera, dovra’ andare in carcere. I giudici della prima sezione penale della Suprema Corte hanno rigettato il ricorso dei difensori dell’imputato, accusato di omicidio volontario e occultamento di cadavere e confermato la sentenza della Corte d’assise d’appello di Firenze emessa nel dicembre 2014. Alla lettura del verdetto, giunto dopo 3 ore di camera di consiglio, ha assistito anche Mirco Alessandrini, marito della vittima. “Giustizia è fatta” ha commentato. Subito dopo la sentenza i carabinieri hanno premevano Padre Gratien dal convento trasferendolo al carcere di Regina Coeli. Attesa ora per i provvedimenti ecclesiastici.
Padre Gratien Cassazione conferma condanna a 25 anni, frate in carcere
- Febbraio 20, 2019
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